Progetto Mariam

Nel 2022 nonostante il mondo sia alle prese con la pandemia da Covid-19 e l’Etiopia stia affrontando la guerra fratricida con il Tigray, che secondo le stime porterà un milione di morti, nasce a Shashemene il Progetto Mariam, da tempo sognato da GAOM.

Si tratta di un progetto rivolto alle ragazze di Shashemene che abitano nello slum, la parte più povera della baraccopoli. Il progetto prevede percorsi di studio e di lavoro per dare un futuro a tante giovani.

Dinkinesh era la prima ragazza che doveva entrare nel progetto; il suo nome significa “tu sei bellissima”.

Ma Dinkineshnon non sopportava il pensiero che la sua bambina di appena due anni, potesse vivere le sofferenze che lei stessa aveva vissuto. Così ha deciso di lasciare sua figlia alla nonna e di partire per il Libano e diventare schiava di qualcuno. Come fanno tante ragazze. Molte di loro ritornano con il volto triste, sofferente, di chi è stato sconfitto, umiliato.

Il Progetto Mariam si prefigge di fermare questo triste esodo e di ridare speranza a tante giovani. A guidare le ragazze c’è una giovane cresciuta in un orfanatrofio, Firehiwot che conosce molto bene le loro sofferenze.

Per loro sono stati attivati corsi di formazione presso istituti e scuole serali.

Per diventare Maestra d’asilo il corso dura 9 mesi, al costo di 65 euro mensili.
Un anno di scuola statale, compreso il materiale didattico, costa 110 euro mensili
Un anno di corso serale compreso iscrizione e materiale, costa 40 euro mensili.